sabato 19 ottobre 2013

Un’aperitivo nell’antica Roma

Ieri sera ho preso parte ad una delle attività più interessanti che mi sia capitato di scoprire, per la sua natura culturale, mondana e culinaria mixate insieme.

L’associazione culturale Spazio Libero organizza una visita guidata serale delle Case Romane del Celio sotto la Basilica dei SS Giovanni e Paolo comprensiva di aperitivo. 

Nel sottosuolo della Basilica si trova un vero e proprio antico quartiere romano che ha le sue origini nel II secolo d.C. formato da una insula, tipico edificio a più piani dove viveva la plebe e una domus che invece era la tipica abitazione signorile, una specie di antica villa con annesso un complesso termale privato.
Nel III secolo le due strutture abitative sono state unificate in un’unica grande abitazione signorile.
La storia del complesso è legata al culto dei martiri cristiani Giovanni e Paolo la cui ricerca dei resti ha portato alla scoperta del sito archeologico nel XIX secolo.

Una passeggiata nell’antica Roma affascinante e coinvolgente, grazie anche alla bravura e alla dovizia di dettagli dei racconti della guida.

Questo viaggio nel tempo è insaporito da un aperitivo compreso nel prezzo che prevede un assaggio di pietanze e bevande tipiche della cucina romana, tratte da ricette di autori antichi.

Abbiamo assaggiato la “patina” una frittata fatta con la lattuga, il “puls” una zuppa di orzo farro e prodotti dei campi, il “savillum” una focaccia di semolino, ricotta e semi di papavero. 
Il tutto annaffiato dal delizioso “mulsum” una bevanda tipica romana composta da vino bianco e miele.

Un serata assolutamente unica  e originale che consiglio caldamente.

Potrebbe anche capitarvi, come è successo a noi, di ritrovarvi a passeggiare per questi antichi vicoli romani gomito a gomito con Alberto Angela…. più raccomandazione di questa! ;-)

venerdì 18 ottobre 2013

Cantica, vola l’opera del sommo poeta

Ancora pochissimi giorni per poter assistere al Teatro Olimpico allo spettacolo Cantica, da un’idea di Emiliano Pellisari, un’omaggio che la compagnia di ballo No Gravity rende all'opera di Dante. 

Ballerini che fluttuano nell’aria sfidando tutte le leggi della fisica, riproducendo con dei quadri metaforici non solo alcuni passi salienti della trilogia “divina” ma gli aspetti principali della concezione politica, etica e letteraria del maestro fiorentino.
E lo fanno non semplicemente danzando ma volando nello spazio scenico, attraverso un complicato e invisibile sistema di sospensione aerea e fondali sovrapposti, librandosi nell’aria come fossero creature ultraterrene dotate di poteri magici.

E’ proprio questa la sensazione che si prova durante lo spettacolo, vedendo i ballerini apparire e scomparire all’improvviso, scendere dal soffitto e volteggiare leggiadri, fondersi in mitologiche creature simbolo dei sette vizi capitali o in allegoriche carte dei tarocchi a due teste.

Le musiche superbe spaziano da Mozart a Bach, da Vivaldi a Stravinskj aggiungendo potenza e magia allo spettacolo.
Un’ora e mezzo di pura arte che trasporta lo spettatore in un percorso di meraviglia e stupore indimenticabile.

lunedì 14 ottobre 2013

Voglia di brunch - episodio 1

In questi ultimi anni si è diffusa anche da noi l'abitudine tipicamente americana del brunch della domenica: una colazione a tarda mattinata che non è solo "breakfast" ma anche un po' "lunch", che prende il suo nome proprio dalla commistione dei due.

Un rendez vous settimanale per gli amanti del genere di tutto un po', quelli che davanti a un menù sarebbero capaci di ordinare tutto pur di non perdersi un assaggio!
Perchè la formula del brunch è proprio questa: "all you can eat", tutto quello che riesci a mangiare da un ricco buffet salato e dolce, il prezzo è fisso in partenza e spesso include anche le bevande.

Oggi vorrei mettere a confronto due locali che hanno fatto del brunch una delle loro specialità... e perchè personalmente li amo molto entrambi!

Il Lanificio Cucina si trova a Pietralata, quindi periferia e non centro città. La strada dove si trova non offre
alcuna possibilità per il post-pranzo per questo motivo il mio consiglio è di prenotare il brunch da loro la prima domenica di ogni mese, quando nel locale/scuola di danza su tre piani attiguo, sempre del Lanificio, è organizzato l'Happy Sunday Market, con espositori di artigianato, oggetti vintage e stilisti emergenti.
La posizione, con le sue bellissime vetrate che affacciano sul parco dell'Aniene è uno dei punti di forza del locale.
L'arredamento di questo grande loft  dal sapore industriale è rigorosamente vintage, con pezzi unici, molti dei quali in vendita: quindi a fine pasto, si può anche tornare a casa con una lampada anni '70 o un tavolo della nonna da collezione!
Il buffet è diviso in due sezioni, una salata e una dolce. Le proposte sono molto creative, come tutta la cucina del ristorante: insalate fredde di cous cous e riso venere, primi piatti espressi, formaggi arricchiti da miele e marmellate, salumi e secondi di carne e di verdure.
Il tavolo dei dolci offre sempre almeno 5 o 6 scelte fra crostate, ciambelloni e mini muffin.
Il prezzo fisso è di €20 e comprende acqua, caffè e succo di frutta; altre bevande si pagano a parte.


The Perfect Bun invece si trova in pieno centro, dietro il Teatro Valle e quindi offre la garanzia di avere una quantità infinita di attività da poter associare al pranzo fuori. Il locale è grande, con un secondo piano soppalcato e delle bellissime volte a mattoccini sul soffitto. Oltre ad un grande e lungo tavolo centrale dove si mangi "tutti insieme" seduti su sedie-sgabello, c'è una zona con divanetti american style alla Diner (i tipici ristoranti americani nei prefabbricati, molto anni '50!) e un salottino raccolto con divani e poltrone modello Chesterfield.
Su una delle pareti una chicca per gli amanti dell'arredamento vintage-chic: un vecchio tabellone aeroportuale degli arrivi e partenze.
Il menù è per gli amanti della cucina a stelle e strisce: qui si serve la tipica colazione americana con uova e bacon croccante, pancakes con sciroppo d'acero, succo d'arancia e caffè americano, oltre ad un tacchino di proporzioni giganti cucinato arrosto e servito con salse.
L'aggiunta "nostrana ma non solo" al buffet prevede assaggi di parmigiana di melanzane, gateau di patate e riso bianco con pollo al curry.
Il bancone del bar è ricoperto di una gran quantità di dolci, compresi cheesecake , muffin e cookies nella più classica tradizione americana.
Un particolare degno di nota: le uova sono cucinate espresse e secondo il proprio gusto nella postazione con chef dedicato.
Il prezzo fisso è di €25 e tutte le bevande, compreso il caffè, si pagano a parte.

In entrambi i locali il servizio è impeccabile e la gentilezza è di casa! Non resta che provarli....

giovedì 10 ottobre 2013

Una risata vi "condividerà"

Ormai la comunicazione e lo scambio di idee, pensieri e contenuti è sempre più social e piattaforme come Facebook, Twitter e Whatsapp sono diventate base della quotidianità, se non di tutti, almeno della maggior parte delle persone.

Sempre più spesso nascono idee stravaganti e originali per divertirsi e divertire ma anche per rendere i propri profili più visibili e "virali" nella rete.
Menti ingegnose che puntano sull'ironia per accrescere il proprio numero di amici e follower.

La prima genialata è di Gerardo Lisanti  che si è cimentato nella riscrittura in chiave "moderna" delle favole dell'infanzia usando solo le icone presenti nelle tastiere degli smartphone di ultima generazione e usate maggiormente con Whatsapp.

E così ecco Cappuccetto Rosso, Hansel e Gretel e Cenerentola raccontate con poche schematiche righe in un alternarsi di faccine, frecce e simboli grafici:
Fonte seigradi.corriere.it


Su Twitter, invece, Edoardo Carlesi e Cerebroteso hanno lanciato la sfida #1libroin1tweet: la capacità di sintesi è requisito fondamentale per gli utenti che vogliono tentare l'impresa di raccontare la trama di un libro in max 140 caratteri.
Sfida raccolta da molti che hanno proposto tantissimi "micro-riassunti creativi" di capolavori della letteratura mondiale (fonte www.squer.it):








Infine.... ma solo in ordine cronologico di scoperta.... non poteva mancare all'appello Facebook, che già di per se è un contenitore prediletto di ironia condivisa.

Si chiama Impostory la comunità che ha come data di nascita giugno del 2013 e che recita come descrizione di sè "Storie impossibili ovvero i social ai tempi del colera".

Conversazioni surreali e improbabili tra personaggi storici, famosi o di fantasia, realizzate nei più minimi dettagli grafici che compongono i post di FB.
Un contenuto postato da Giulio Cesare nel 65 A.C. ovviamente riporta i comandi del social nella lingua di quei tempi e cioè il latino e quindi mi piace si trasforma in "mihi piacet" e condividi in "partire"!

Alcune conversazioni potranno anche sembrare un po' blasfeme a qualche baciapile bacchettone ma la genialità e l'effetto umoristico di vedere Dio che scrive a Papa Francesco non ha prezzo!

Come si dice, per tutto il resto....